Gruppo:  Italcilindri
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Perchè Elaborare un Motore 2-Tempi?

Elaborare un cilindro, un carter oppure un Motore intero non e' obbligatorio potremo benissimo farci i fatti nostri ed usarli come escono di fabbrica ma se non siamo soddisfatti ci chiediamo allora,Perchè Elaborare ?

 

Quando si effettua un'elaborazione molto spinta, spesso è necessario, come si suol dire, “fare lavorare il cilindro”...e non solo!

Ma cosa vuol dire lavorare un cilindro? Come si procede?

E cosa viene fatto nel momento in cui voi date il vostro amato cilindro a un meccanico chiedendo una lavorazione?

Ci sono vari tipi di lavorazione: è possibile modificare l’inclinazione dei travasi e quella delle luci di scarico ma così il cilindro cambierebbe radicalmente le sue caratteristiche, in più per arrivare a tali risultati bisognerebbe tenere presenti i diagrammi e fare un sacco di operazioni molto complicate, pertanto noi parleremo solo di lavorazioni per ampliare ciò che è già stato realizzato sul cilindro senza nemmeno pensare di modificare inclinazioni o spostare fori.


Per prima cosa, il cilindro viene rialesato cioè viene rifatta l’alesatura che è il diametro del cilindro, infatti il cilindro una volta usato tende ad ovalizzarsi provocando così un maggior attrito e una riduzione delle prestazioni; l’alesaggio viene modificato con una precisione centesimale (al centesimo di millimetro) ciò permette un innesto preciso che riducendo l’attrito permette prestazioni ottimali.

In seguito vengono lavorati i travasi (che sono dei fori attraverso i quali la miscela entra nel cilindro grazie alla depressione che crea il pistone) essi vengono allargati, si tende a fare una prima passata per togliere graffi o imprecisioni poi vengono allargati, quando si effettua questo processo si tende a ovalizzare il travaso (facendo le cosiddette ali di gabbiano) di modo da farlo “respirare” il più possibile.

In secondo luogo vengono lavorate le luci di scarico, cioè quelle luci che permettono ai gas derivanti dalla combustione di essere espulsi; ovviamente più efficace è l’espulsione, migliore sarà l’ingresso della miscela e migliori saranno le prestazioni. Anche per le luci di scarico si tende a effettuare le “ali di gabbiano” badando bene di non allargare troppo le luci o la luce altrimenti uscirebbero le fasce elastiche provocando vari danni.

Un'altra operazioni che molto spesso viene effettuata è il ribassamento della testa che fa in modo di aumentare il rapporto di compressione e fa prendere un numero maggiore di giri al cilindro ma è un'operazione complessa e da effettuare al decimo di millimetro, perciò spesso non si ribassa la testa ma si cambia la guarnizione in modo da modificare lo squish

Nelle elaborazioni più spinte viene effettuata un'altra lavorazione, avendo i 2t l’aspirazione nel carter viene asportata una piccola quantità di materiale dall’ albero motore in modo da aumentare il volume di aspirazione

 

Perchè elaborare un Cilindro?

Quando si elabora un Gruppo Termico, si parla sempre di fasature e diagrammi, con questa guida cercherò di avvicinarvi a questi termini. 

Altezza luce di scarico. 
Più è breve la distanza della sommità dello scarico dal piano di testa, più si acquistano giri e quindi potenza, l'altezza della luce viene misurata in gradi. 

Distanze minime e massime 
Un problema da non sottovalutare nell'elaborazione di un gruppo termico è la distanza minima e massima fra la luce di scarico e i travasi. Nel caso ci fosse una differenza maggiore di 65° si avrebbe un motore con elevata potenza massima ma con un livello di coppia in un intervallo di giri molto ridotto, nel caso opposto invece cioè di una differenza minore di 60° si otterrebbe un gruppo termico con un elevato livello di coppia ma con poca potenza massima. 

Lavorazioni 
Per effettuare le operazioni di lavorazione sulla luce di scarico e sui travasi si può utilizzare un trapanino munito di fresa oppure delle lime (per i travasi è bene utilizzare delle lime ricurve, questo perché bisogna effettuare dei lavori molto precisi, pena un riempimento irregolare del cilindro ed un conseguente calo di prestazioni). 
C'è da dire però che l'alluminio è più delicato della ghisa quindi per lavorare un Gruppo Termico in alluminio è obbligatorio l'uso di un trapanino che giri ad almeno 20.000 giri al minuto, munito di una fresa molto dura, io per effettuare queste lavorazioni utilizzo un trapanino elettrico da 33.000 giri al minuto munito di una fresa diamantata. (flessibile tipo dreemel) 
Consiglio inoltre di "bloccare" il cilindro in una morsa per rendere il tutto più stabile e di proteggere le pareti del cilindro non sottoposte a lavorazioni con del nastro isolante. 

Sagomare lo scarico 
Sagomando lo scarico si salvaguardia la vita delle fasce da un'usura precoce, consiste nell'arrotondare minimamente gli angoli della luce,e sopratutto non nel allagarlo orizzontalmente,ma sopratutto nell'alzarlo x anticipare lo scarico... 


Cosa è la fasatura? E come si misura? 

Durante il lavoro di un pistone vi è un attimo di tempo in qui le luci di scarico e quelle dei travasi rimangono aperte, questo tempo viene chiamato fasatura. 
Un esempio pratico potrebbe essere una fasatura classica che molti preparatori adottano: 190° 130° 128°, in questo caso 190° è la misura dello scarico che per convenzione si mette per prima, seguita dalla misura dei travasi primari 130°, seguiti anch'essi dalla misura dei travasi secondari 128°. 

Da come avrete capito la fasatura si misura in gradi, per effettuare la misura della fasatura del vostro Gruppo Termico bisogna: 
1. munirsi di un goniometro per motori (si può adattare quello scolastico) da attaccare all’albero motore dal lato variatore; 
2. girare l’albero affinché il pistone chiuda completamente la luce da misurare; 
3. a questo punto bisogna prendere un punto di riferimento in prossimità dello zero indicato dal goniometro; 
4. girare l’albero motore (tenendo in considerazione il punto di riferimento) in modo tale da far andare il pistone verso il PMI (punto morto inferiore) 
5. una volta richiusa completamente la luce, guardare quanto indica il goniometro al punto di riferimento prescelto (dove prima indicava lo zero). Quella sarà la gradazione della luce che hai preso in considerazione. 

Adesso che sappiamo come misurare la fasatura di un cilindro, pensiamo ad una possibile elaborazione. 

Supponiamo di avere un cilindro con una fasatura di 185° 120° 118° e vogliamo elaborarlo fino a 190° 130° 128°. 
Bisogna limare lo scarico di 5° in altezza e i travasai primari e secondari di 10°. 
Per alzare di 5° lo scarico bisogna limare all’incirca di 0.9mm, inseriamo il pistone all’interno del cilindro (senza fasce), lo portiamo a chiudere la luce di scarico lo alziamo di 0.9 mm e facciamo un segno. 
Per alzare di 10° i travasi bisogna limare all’incirca di 1.3 mm in altezza, stesso lavoro di prima col pistone. 

Un modo molto utile per progettare un'elaborazione e rendersi conto dei lavori da effettuare è quello di fare il calco del cilindro su carta. 
Per effettuare il calco della fasatura basterà munirsi di un cartoncino non troppo spesso, inserirlo all'interno del cilindro in modo da farlo aderire bene alle pareti e coprire per bene tutte le luci, dopodiché munendosi di una matita a punta grossa (una 2B è l’ideale) basterà strofinare la carta che ricopre le luci, una volta calcato per bene tutte le luci non resta che estrarre il cartoncino dal cilindro e capovolgerlo, ecco il calco del vostro cilindro. 
Il calco dovrebbe assomigliare al disegno riportato qui sotto, eccezion fatta per lo scarico che cambia molto dalle tipologie di cilindro. 

 

Altezza Scarico 

L'altezza dello scarico influisce sul numero di giri al quale si avrà la coppia massima, con un conseguente aumento del numero dei giri al quale il Gruppo Termico lavorerà. 
Questo tipo di lavorazioni specialmente con fasature molto spinte sono sconsigliate sui cilindri ad aria, poiché un cilindro a liquido è in grado di smaltire meglio il calore e quindi si evitano surriscaldamenti. 
Ricordo inoltre che fra l'altezza dei travasi e l'altezza dello scarico vi devono essere minimo 60° e massimo 65° onde evitare scompensi. 

Larghezza Scarico 
Vi sono diversi modi di allargare lo scarico, ed è possibile allargarlo anche molto, il problema però è che con uno scarico troppo largo c'è il rischio che le fasce escano dallo scarico, per ovviare a questo problema i costruttori inseriscono il cosi detto traversino , così facendo si può allargare molto lo scarico senza aver problemi. 
Un'altra lavorazione che è solita farsi su cilindri spinti è quella di lavorare lo scarico in modo da farlo diventare un trapezio, con la base più larga verso la testa, in questo modo si otterrà un'entrata irruente della coppia, perdendo però un po di tiro ai bassi. 
Per proteggere le fasce dall'usura è consigliabile sagomare lo scarico



Travasi 
Altezza travas
Come per lo scarico l'altezza dei travasi viene misurata in gradi. Maggiore sarà l'altezza e maggiore sarà la miscela aspirata, con un conseguente maggior riempimento del cilindro, è d'obbligo ricordare che alzando le luci si alzerà anche il numero dei giri al quale si avrà la coppia massima 



Larghezza Travasi 
Alzare le luci di travaso è più conveniente che allargarle, in parte per le maggiori prestazione, ma sopratutto perché alzare le luci è più facile che allargarle, inoltre la larghezza influisce anche sull'usura delle fasce, più le luci sono larghe e più le fasce soffrono. 
La larghezza dei travasi altera il numero di giri al quale si ha la potenza massima, per tanto più essi sono larghi maggiore sarà la coppia sia agli alti che ai bassi regimi. 

Alcuni esempi di lavorazione per lo scarico: 
da 170° a 175° sono 0.8mm 
da 175° a 180° sono 0.9mm 
da 180° a 185° sono 0.8mm 
da 185° a 190° sono 0.9mm 
da 190° a 195° sono 0.9mm 

Alcuni esempi di lavorazioni per i travasi: 
da 115° a 120° sono 0.7mm 
da 120° a 125° sono 0.6mm 
da 125° a 130° sono 0.7mm 
da 130° a 135° sono 0.7mm 
da 135° a 140° sono 0.7mm 

Altre lavorazioni per otomizzare un cilindro sono quelle al pistone. 
Esso infatti può essere alleggerito. 
Per allegerirlo possimao levare tutto il materiale che non serve(comunemente questo si trova nella parte opposta al mentello che chiude lo scarico)in molti colindro questa parte e gia allegerita vi sono dei buchi di forma ovale...io ho provato ad eliminare tutta quella parte,tagliandolo con un seghetto,smussando gli angoli vivi con una limetta ,.rimontando il cilindro i risultati sono stati abbastanza buoni,lo scooter si presentava molto piu reattivo e piu veloce nel prendere giri, 
puo essere eliminata anke parte del mantello del pistone che chiude lo scarico per fare questo bisogna saper vedere dove poter tagliare,io ho preso il pistone lo inserito nel cilindro e lo portato al pms e poi ho segnato dallo scarico stesso con un punterino sul pistone il disegno della luce di scarico.... 
o uscito il pistone ed ho tagliato a circa 2 mm dalla fine dello scarico..fate molta attenzione a misurare bene,perchè se tagliate troppo il pistone non arriva piu a chiudere lo scarico e la miscela vi entra dentro,tutto a discapito delle prestazioni del vostro mezzo. 
il pistone inoltre puo essere lucidato sul cielo, modifica che favorisce l'espulsione del gas combusti dal cilindro(stessa cosa puo essere fatta con lo scarico).

 

 

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